PRIMA: La clericalizzazione del sapere
Nel Medioevo la Chiesa svolse un ruolo preminente e indiscusso sull’attività culturale.
I centri della cultura erano i monasteri e le abbazie, sede delle scuole tenute dai chierici,
che avevano conservato e tramandato la cultura cristiana e classica durante i secoli delle invasioni barbariche. La visione del mondo era permeata dalla religiosità e gli intellettuali erano perlopiù uomini di Chiesa.
DOPO: La laicizzazione del sapere
Una nuova concezione del mondo segnò la fine del Medioevo: al centro della riflessione venne posto l’uomo, la sua dignità e capacità di essere artefice del proprio destino.
La cultura cominciò a rendersi autonoma dall’autorità religiosa e si affermò un nuovo tipo
di intellettuale, il cortigiano. Fondamentale in questo processo di laicizzazione della cultura fu la riscoperta dei testi classici, che celebravano il valore dell’uomo indipendentemente dalla dimensione religiosa.
DOPO: La laicizzazione del sapere
Una nuova concezione del mondo segnò la fine del Medioevo: al centro della riflessione venne posto l’uomo, la sua dignità e capacità di essere artefice del proprio destino.
La cultura cominciò a rendersi autonoma dall’autorità religiosa e si affermò un nuovo tipo
di intellettuale, il cortigiano. Fondamentale in questo processo di laicizzazione della cultura fu la riscoperta dei testi classici, che celebravano il valore dell’uomo indipendentemente dalla dimensione religiosa.
Cause
Eventi
Conseguenze
V.4.0